Accademia di Belle Arti e design
BISANZIO
BISANZIO
Sinossi
“Italia. Prossimo futuro. La Legge G 1:27 vieta alle donne di praticare qualunque forma d’arte. Pena la reclusione. La loro unica speranza è raggiungere la nuova Bisanzio, una meta sconosciuta agli uomini dove le donne sono libere di essere sé stesse. Ma durante il viaggio verso Bisanzio alcune di loro vengono uccise dai cacciatori di artiste sotto lo sguardo indifferente dello Stato. Anastasia, Amanda e Ahida sono pronte per partire verso Bisanzio ma l’arrivo inaspettato di un Cacciatore d’artiste sconvolgerà i loro piani.”
La Trilogia sull’Identità
“Bisanzio” è l’ultimo capitolo della Trilogia sull’Identità, un processo formativo elaborato durante i tre anni accademici presso la Poliarte, ideato e realizzato dallo studente Davide Como del corso Video Digital Design, con il grande sostegno di Calliope Associazione Bio-Psico-Sociale e di Cahiers du Cinéma-Espressione Image Fabriano. Alla fine di ogni anno accademico è stato realizzato un capitolo della Trilogia: “Crisalide, Glenda e Bisanzio”. In ogni cortometraggio le protagoniste assolute sono le donne; alter ego dell’autore. Ogni capitolo è un film muto in bianco e nero che affronta il percorso di ricerca e conquista della propria identità, attraverso storie, personaggi e tematiche diverse tra loro ma con elementi che fanno da filo conduttore tra i tre capitoli.
Perché il titolo “Bisanzio”?
L’idea di un cortometraggio dal titolo “Bisanzio” è nata durante il primo anno accademico. Tutto è sbocciato dal significato della parola “Bisanzio”, la porta verso l’Oriente, che sulla Via della Seta era il più importante punto di incontro tra culture diverse: Occidente e Oriente. Culture che si contaminavano tra loro generando il “nuovo”. Questa possibilità di incontrarsi, di scambiarsi reciprocamente delle visioni, di creare nuovi punti di vista, ha dato lo stimolo per trattare il tema dell’arte e per riflettere su quanto essa regali all’artista e allo spettatore.
Da dove nasce l’idea?
Da un bisogno personale. Dovevo raccontare l’importanza dell’arte non tanto per lo spettatore ma per l’artista, e così, in “Bisanzio” ecco che l’arte si mostra come uno dei possibili vaccini contro il maschilismo. L’arte riesce a trovare il bello dove il maschilismo disprezza. Ecco che qui entrano in gioco le donne. Ad oggi la storia dell’arte è principalmente caratterizzata dalla presenza di donne come fonte d’ispirazione per artisti uomini. Va tenuto conto che noi uomini abbiamo impedito loro di potersi esprimere, scrivendo la storia del mondo e costruendo una società fatta per gli uomini, dove le donne, malgrado abbiano raggiunto gli stessi diritti, sembrano ancora oggi non avere la stessa posizione. “Bisanzio” è il frutto di un viaggio interiore alla ricerca della propria identità in un mondo che ci incatena con etichette e stereotipi; un mondo che, per quanta libertà abbia raggiunto, è ancora la culla di una cultura maschilista intrinseca in tutti noi: uomini, donne, occidentali e orientali, eterosessuali e omosessuali. “Bisanzio” non è contro gli uomini ma è un progetto che vuole far riflettere su quanto tutti noi siamo influenzati dal maschilismo e su come il nostro pensiero di tutti i giorni ne sia contaminato. Essere contro il maschilismo non significa essere contro gli uomini, ma essere contro un pensiero che discrimina tutto ciò che rimanda al femminile.
Realizzato da:
Davide Como
Tipo:
Tesi
Area:
VIDEO - FILM (triennale)
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