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Furioso

Furioso

Una ragazza, poco identificabile, sta salendo le scale di una palazzina con un vaso di fiori in mano. Poi entra in un appartamento con il citofono targato “A. Fiora”. E' metà pomeriggio di una giornata d'estate. Carlo è nel suo ufficio a lavorare. Entra un uomo in giacca e cravatta sulla trentina che domanda a Carlo se ha finito una bozza di un logo, per poi discutere di una partita della sera precedente. Poco dopo arriva un messaggio al cellulare a Carlo: è Angela, sua moglie, che lo informa del ritardo per una riunione importante. Carlo interrompe la discussione con l'altro uomo e chiede ed ottiene dal suo capo mezza giornata libera, per poi riprendere a lavorare. Dopo una sosta al supermercato rientra a casa con una busta della spesa. Carlo è un uomo di bell'aspetto intorno ai 35 anni: media statura, capelli rasati e occhi scuri. E' curato nell'aspetto. Apre la porta, entra in casa e appoggia la borsa su una sedia, per poi andare a sistemare la spesa. Vive in un appartamento come tanti al terzo piano, in una palazzina che si affaccia sulla strada. La piccola abitazione è un bilocale ben arredato, sono presenti in tutti gli ambienti delle piante. Sul tavolo del soggiorno c'è qualcosa di simile ad un quaderno e Carlo lo nota, ma decide di ignorarlo e non dargli importanza. Si dirige in bagno, dove inizia a sbottonarsi la camicia mentre si guarda allo specchio che ha davanti. Dopo qualche secondo è evidentemente turbato da qualcosa. Smette di spogliarsi e si sposta in soggiorno. Avvicinandosi al tavolo, si accorge che quello che assomigliava ad un quaderno è in realtà un diario. Carlo è sorpreso e curioso, apre il diario e inizia a sfogliarlo leggendone alcune righe: “13 agosto 20XX Oggi è stata un’altra splendida giornata. Ho detto a tutti che andavo ad una riunione improvvisa, invece mi sono vista con Marco. È stato stupendo! Due ore solo per noi. Il mondo chiuso fuori. Le sue mani meravigliose mi hanno fatto provare emozioni incredibili!” Le pagine sono ricoperte di due lettere “A” e “M” e cosparse di cuoricini. Carlo è immobile con gli occhi spalancati, si guarda intorno, ma continua a leggere. “28 luglio 20XX La sua bocca e le sue mani! Abbiamo fatto l’amore in macchina, dopo la cena con gli altri colleghi. Non so come ho potuto tornare a casa questa notte. Sono ubriaca e soddisfatta. Eccitata. Sento il suo profumo addosso. Lo amo!” Carlo appoggia il diario sul tavolo e rimane fermo in silenzio con il viso rivolto verso il basso. Un uomo con un mazzo di fiori in mano entra in una palazzina grazie ad una ragazza che sta uscendo dal portone di ingresso. Carlo inizia ad urlare e colpisce un vaso di fiori posto sopra al tavolo. Dopo qualche secondo viene interrotto dal suono del campanello. Va a rispondere senza aprire la porta e inizia la discussione con l'altro uomo che si presenta come Marco. L'uomo che ha suonato il campanello è un bel ragazzo di 25 anni: capelli corti scuri, barba omogenea e indumenti alla moda. Marco racconta che è venuto per lasciare dei fiori ad una ragazza che abita in quell'appartamento. Carlo non si muove e lo invita ad andarsene, ma Marco continua a parlare insistendo. Carlo, a voce flebile, gli risponde che è sposato con quella ragazza da 4 anni: si volta verso la finestra e dopo qualche secondo ci si avvicina lentamente. Marco smette di ricevere delle risposte da Carlo e inizia ad assumere un atteggiamento aggressivo: urla e colpisce con violenza la porta. Carlo è arrivato alla finestra, la apre, si arrampica sul davanzale e si lancia verso l'esterno. (FLASHBACK: Carlo ricorda la sera precedente: è in soggiorno e sta guardando una partita di calcio in televisione. Angela, nel mentre, è seduta vicino al tavolino del soggiorno e parla con un'altra ragazza. Carlo non ha origliato, ritenendoli discorsi da donna, però ricorda un particolare: Angela gli aveva mostrato un disegno di un grande cuore sul diario. Poi la ragazza se ne va con un vaso di fiori regalatogli da Angela. Quella ragazza si chiama Anna ed è la sorella di Angela che abita nel piano superiore con lo stesso nome nel citofono: “A. Fiora”, motivo per il quale Marco ha sbagliato appartamento) Carlo è immobile, disteso sull'asfalto e con diverse ossa rotte. Dopo qualche secondo cessa di respirare.

Tipo:

Tesi

Area:

REGISTA CINEMATOGRAFICO E TELEVISIVO

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