All’interno di una società costretta all’omologazione nella scelta degli arredi, “Abitab” si propone come un’alternativa contro corrente.

Nella dispersione contemporanea dell’arredamento, con un rispettivo consumo di energie e materie prime, “Abitab” raccoglie tutti gli sprechi ristrutturando la spazialità negli am- bienti e conferendo al bambino il proprio spazio all’interno di essi.

Visti gli spazi ristretti all’interno delle camerette, viene a mancare spazio utile per il gioco al loro interno, “Abitab” ritrova questo spazio pur mantenendo tutte le funzioni che deve avere la cameretta.

Un ambiente “privato” dove il bambino possa immergersi totalmente nel proprio univer- so fantastico. Un habitat per il bambino che gli consenta di svolgere le proprie azioni in autonomia in modo da favorire l’autogestione.

Come nella complessità del gioco troviamo una sequenzialità delle azioni, all’interno di “Abitab” ritroviamo lo stesso grado di complessità motoria, definito dalle molteplici po- tenzialità offerte dall’oggetto.

Con la sua sintassi costruttiva modulare, “Abitab” rimane figlio del funzionalismo riuscen- do però a mantenere un’ identità estetica dinamica, che trasmette calore e volontà di inte- razione e quindi...di gioco!!