“Obtorto collo”: letteralmente con il collo storto è una locuzione latina in uso nel linguaggio comune per indicare l'accettazione di imposizioni esterne contro la propria volontà. Si può tradurre con "malvolentieri" o "perché costretto" o "giocoforza". La definizione qui sopra spiega bene un aspetto della vita che può essere scaturito da varie casistiche.
La sottomissione o il condizinamento è uno stato mentale in cui il soggetto perde volontariamente o no il potere di decidere, nel caso del condizionamento mentale degli oggetti tecnologici, la sottomissione negl’ultimi anni sta diven- tando sempre più forte e diffusa nella società. Questo fenomeno ha mutato il modo di pensare, di relazionarsi e di comunicare fra individui, è vero si è più vicini anche a grandi distanze, ma ci si allontana a distanze minime.
Sta diventando sempre più un caso mondiale, quello della tecnologia e le nuove generazione, che sembra ne provino una attrazione morbosa, dimenti- cando quasi il resto. “Obtorto collo” è quindi una provocazione ironica a questa nuova generazione che fa dello smart phone il loro prolungamento del braccio e della mente. Dove stà la provocazione? La si può leggere sull’oggetto e sul nome, “obtorto collo” appunto come citato sopra significa costretto ad avere la testa china e questo è quello che fa lo smart phone e altre tecnologie ti “obbli- gano”, a dare attenzione a quello che succede sulla rete piùttosto che a quello che ci succede intorno. Questa sublimazione mentale è cresciuta negl’anni fino a diventare una vera problematica. Con questo progetto voglio stuzzicare senza pungere, è una simpatica presa in giro a tutto questo mondo che sempre di più si espande e colonizza ragazzi e non solo. Per quanto riguarda la realizzazione si parte dalla realizzazione in legno dei negativi dei 4 pezzi formanti la lampada. Successivamente si stampano con una plastica termoformante e si assemblano con le clip.